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martedì, 23 Aprile 2024

Perbacco che vicoli e Casa di Santa Claus. Intervista ad Antonio Rubino

Bilancio di un evento dai numeri importanti

Antonio RubinoSono passate due settimane dall’evento che è riuscito a portare a Martina Franca, nei tre giorni che sono coincisi con il weekend di Santa Cecilia oltre 300.000 presenze provenienti da diverse parti d’Italia. “La quiete dopo la tempesta” ci sentiremmo di dire, smorzando toni accesi e provocatori. Un concentrato di belle occasioni che hanno reso la città viva: Perbacco che vicoli, Mercatini di Natale e la Casa Europea di Santa Claus, quest’ultima quella che ha suscitato alcune polemiche riprese anche da alcuni media nazionali. Accidenti siamo diventati famosi! Dopo giorni concitati durante i quali ha evitato di fare alcun bilancio, ma limitandosi solamente a porgere le scuse, per il disagio insorto, a quanti sono arrivati da fuori, dopo alcune ore di pullman ed hanno fatto lunghe attese. Le scuse nero su bianco anche e soprattutto a coloro che non sono riusciti ad entrare nella Casa Europea di Santa Claus perché, la domenica, a seguito di una affluenza inverosimile, il COC ha ordinato la chiusura per ragioni di ordine pubblico. Dopo tanto chiacchiericcio, dissapori, ma anche ringraziamenti, ed è giusto dirlo, Antonio Rubino, ideatore e promotore dell’evento ci concede una intervista in esclusiva.

Direttore, successo o insuccesso? 

Chi mi conosce sa bene che sono un uomo che esamina i numeri. Partiamo da questi. Trecentomila persone e questo è un dato per difetto in quanto si riferisce ai tre giorni della manifestazione. Qualche anziano dice che mai a Martina Franca sono arrivate tante persone nella sua storia, addirittura neanche durante la visita di Papa Giovanni Paolo II.  Se consideriamo che ciascuna di queste persone possa aver speso almeno 5 euro per mangiare, bere, dormire, comprarsi una bottiglia d’acqua o un caffè fa almeno un milione e mezzo di euro. Provate a fare un giro tra tutte le attività della Valle d’Itria e fate loro questa domanda. Ascoltate le loro risposte in un momento in cui la crisi incombe. Per tutto questo posso dire che è stato un grande successo. Se poi consideriamo la Casa Europea di Santa Claus, il discorso è diverso. Abbiamo sbagliato il posto, non le aspettative. Chi è entrato nel vecchio ospedaletto il venerdì è rimasto affascinato dall’atmosfera e dall’ambiente, i giorni successivi è cambiato tutto. Si è dovuto accelerare e la lunga attesa ha condizionato i giudizi

Sono piovute critiche, soprattutto sui social cosa ci dice in merito?

Chi è venuto con i bambini a vedere la Casa di Santa Claus è più o meno una percentuale del 8/10%  sul totale dei numeri prima riportati. Voglio ricordare che lo scorso anno, senza questa, abbiamo riempito ugualmente tutta la città. Sa quante sono state le critiche ricevute su social e soprattutto sulle pagine dell’organizzazione: 311.

Siamo andati a spulciare i profili uno ad uno di queste persone e con grande sorpresa abbiamo visto postate le loro foto del weekend a Martina e non appaiono sicuramente infelici. Nei prossimi giorni pubblicheremo un video fatto produrre nei giorni della manifestazione e lascerò a ciascuno i commenti.

Non si è lamentato delle critiche ma delle offese dunque?

Le critiche sono giustificate, le offese anche pesanti no. Porterò ciascuno di questi signori in tribunale. Ho fatto un contratto forfettario con un prestigioso studio legale. Ogni centesimo che raccoglieremo andrà in beneficenza. Abbiamo iniziato a denunciare la Pro Loco di Marina Franca di cui, come  più volte detto, non conoscevo nemmeno la sua esistenza. Diceva mia nonna che “se non puoi parlare bene di qualcuno non parlare male”. Questi signori hanno gettato fango e veleno attraverso il loro presidente, risentito più a livello personale, danneggiando l’immagine della città. Soprattutto in un momento in cui bisognava gettare acqua sul fuoco e non benzina. Nello stesso momento sono usciti molti avvoltoi, alcuni di questi che non dovrebbero avere nemmeno il coraggio di parlare. Lasciando perdere dei pseudopolitici che non vale la pena di menzionare, ma mi ha sorpreso gente che oggi sta organizzando eventi e sta sotto il cielo, esattamente come lo siamo stati noi. Intanto è importante dire che gli eventi da noi organizzati non hanno ricevuto un solo euro di contributo pubblico. Abbiamo pagato il suolo pubblico, la SIAE, anche il fitto del vecchio ospedaletto. Mi sembra paradossale che oggi venga riservato un diverso trattamento a questi signori che hanno anche un diverso volume d’affari considerato anche i proventi da giostre, giostrine e piste di ghiaccio. Ripeto, dovrebbero starsene in silenzio perché da noi avrebbero potuto imparare, anche dai nostri sbagli che possono servire a migliorare.

Si è parlato della beneficenza e dell’UNICEF ci racconti meglio

Abbiamo raccolto 4425,00 euro che possiamo dimostrare al centesimo. Abbiamo dato tutto all’UNICEF. Ho fatto rinunciare la Pro Loco di Crispiano che per contratto con lo stesso Ente benefico avrebbe dovuto trattenere il 50% per le spese di allestimento. Tutti i contatti, grazie anche a Lino Banfi, sono stati intrattenuti con la sede nazionale e quella regionale. Ho sempre chiesto che fossero i loro volontari a presidiare le casse. Erano impegnati. Poi sono rimasto dispiaciuto delle dichiarazioni della presidente di Taranto che ha detto alla stampa delle grandi fesserie come ad esempio la presa di posizione dell’UNICEF nei nostri confronti, ma anche questo avrà un altro seguito, così come un paio di giornalisti, uno dei quali ha scritto che la Casa sarebbe stata chiusa per polemiche ed ha fatto copia incolla delle offese apparse su FB, senza raccontare i fatti. Un altro ha parlato di Procura, Digos ecc. per gettare fango. Entrambi andranno in Tribunale.

Però le critiche ci sono non possiamo negarlo

Assolutamente sì e bisogna partire da queste per migliorare e fare meglio. Come le dicevo abbiamo sbagliato la location. Soprattutto perché sono arrivate migliaia e migliaia di persone. Il vecchio ospedaletto poi non è così piccolo. Ci entrano 50 persone per volta. Non avrà problemi il signore che dice che noi siamo una bufala mentre lui non lo è. Nella sua casetta di 15 metri quadri, vicino a San Martino, per la gente che arriverà è più che sufficiente. Immaginate se ne arrivasse un po’ di più cosa accadrebbe.

Ma quali sono state le critiche che più l’hanno ferita?

Guardi, la invito a leggerle. Appartengono nella maggior parte a martinesi. Una trentina sono i soliti che criticano tutto e tutti, i cosiddetti professionisti di FB. Gli altri in qualche modo hanno un motivo per avercela contro noi, o sono concorrenti dei nostri giornali o organizzano qualche evento. Le dico di più, alcuni, come il presidente della Pro Loco, ha buttato fango su di me e la manifestazione senza nemmeno essere venuto a vedere di che cosa si parlasse, ma riferendosi solo ai commenti negativi di alcuni letti sui social e questo la dice lunga sulla credibilità di  questi personaggi.

Però tanta gente ha scritto che non tornerà più a Martina Franca, dobbiamo crederci?

Di nuovo il tanta. Quanti sono? Io sono sicuro di riuscire a portare il doppio delle persone che sono arrivate, per un evento simile che si farà il prossimo anno. Non certamente a Martina Franca. E verranno anche le stesse persone. Sarebbe come dire che se si è andati a vedere un film che non è piaciuto non si entra più nello stesso cinema. Lo vedremo a Cisternino dal 18 al 20 dicembre. Tutti sanno che siamo noi gli organizzatori, non ci spaventa.

Lei ha detto che l’hanno già chiamata?

È vero. Diversi sindaci ed Assessori e non solo pugliesi. Il prossimo anno, se Dio mi darà la vita, farò un evento da un milione di persone, magari di una settimana.

Chi si sente di ringraziare?

Non per piaggeria, ma prima di tutto la Polizia Municipale e la protezione civile. Penso che meglio di così non potesse andare. Poi tutti i locali pubblici che hanno sopperito alle mancanze congenite di bagni a Martina Franca. I bagni chimici non sarebbero serviti a nulla, avrebbero prodotto solo odori maleodoranti.  Devo ringraziare comunque questa Amministrazione comunale che ha avuto coraggio. Sarebbe stato meglio per loro far saltare l’evento, ma non l’hanno fatto e hanno creduto in un’idea innovativa. Ritengo comunque avergli fatto un grande favore, d’ora in avanti magari entreranno nel merito delle prossime manifestazioni e forse la condivideranno.

Alla fine secondo lei è stato un successo?

Assolutamente sì, con grandi margini di miglioramento. Io sono un pubblicitario e ora tutti sanno il grande potere della comunicazione. A Torino c’è il concerto di Madonna dove si prevedono 30.000 spettatori e sono impegnati: Viminale, Polizia, Carabinieri e oltre 1000 uomini. Fate il confronto con Martina Franca.

Vi aspetto tutti quanti a Cisternino dove il sindaco Baccaro ha detto che all’ordine pubblico ed alla organizzazione dei parcheggi ci pensano loro. Ed io gli credo.

 

La testimonianza di Antonio Rubino, fuga ogni dubbio e perplessità sul suo modo di agire e lavorare, riconoscendo i propri meriti e allo stesso tempo i limiti, se la tre giorni fosse stata una piccola festa di paese, come tante, probabilmente non saremo qui a parlarne, ma così non è stato. L’evento ha avuto grande risonanza e la città barocca di Martina Franca è stata meta di molti visitatori con una indiscutibile ricaduta economica sulle attività della città. L’esperienza certo saprà essere maestra.

 

Evelina Romanelli

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